Giordano da Pisa, Esempi [Baldassarri, 1993]: 80

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Jordanus de Pisis
Exemplum contextContexte de l'exemplumUmgebung des ExemplumContesto dell'exemplumContexto del exemplum:

Predica 158, 25. 3. 1305.

SummaryRésuméZusammenfassungSommarioResumen:
(Fr.) Clément se demande pourquoi l’éléphant qui est grand n'a que quatre pattes, et la fourmi, si petite, en possède six.
(It.) Una " questio naturalis " proposta a papa Clemente. Clemente viene interrogato sui.
Source textTexte originalOriginaltextTesto originaleTexto original:

E non solamente nelle cose divine, ma eziandio nelle cose naturali di questo mondo è sí grande l’abisso e la profondità che Idio ci ha posto, che eziandio delle minime cose e delle più vili ci è tanto abisso, che non si potrebbe cercare né trovare perfettamente per tutta la sapienzia umana. E questo è quello che Salamone disse: " Quanto piú cercherai, meno troverai; e quando avrai cerco, allora ne saprai meno ". E questo è quello ch. nne mostra il grande abisso nell’opere di Dio, che nolle potemo intendere. Onde fu fatta quella quistione in santo Clemento papa. Avegna che paresse schernie, non fu schernie, ma fu cosa profondissima. Fu detto: - Perché il leofante ovvero il cammello, che. ssono cosí grandi, e' hanno pur quattro gambe, e la zenzara overo la formica n'ha sei, overo la filatessera, che. nn'ha ben cento de' piedi? Perché questa cosa? Ai grandi corpi pare che debbiano essere le molte gambe-. Questa questione non fue lieve, anzi fu forte. Simigliantemente, ecco della castagna, che nonn-è molto dolce pome, né molto tenero, e vedete che. lla natura l’ha fatto in prima li stecchi dintorno, che nolle ti puoi pur appressare: anche l’ha fatto l’altro panno, poi l’altra coverta, et è tutta fasciata; ed ecco il fico, ch'è cosí tenero e cosí dolce, e non ha nulla armadura. Chi potrebbe vedere la ragione di queste cose? Simigliantemente della foglia del fico e di quella della vite, ch'è fatta a dentelli risegata, e quella no; perché questa, e quella non è risegata? Tutti i savi del mondo non ne potrebbono rendere ragioni. Se queste cose naturali e minime sono di tanto abisso e di tanto consiglio nella sapienzia di Dio, quanto maggiormente l’opere divine, che. ssono altissime e troppo maggiori?

CommentaryCommentaireKommentarCommentoComentario:

Anche questo brano è dubbio exemplo dove la citazione della fonte non garantisce la tenuta dell’esemplarità della questio, che non ha risposta: la vanità del sapere non è cioè legata all’azione di Clemente, non c'è chiusura di racconto se non sul piano dell’enunciazione diretta della quaestio.

ReferencesRéférencesReferenzenRiferimentiReferencias

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  • Boccaccio, Esposizioni sopra la Comedia di Dante, I, 125.
BibliographyBibliographieBibliographieBibliografiaBibliografía:
  • C. Delcorno, Giordano da Pisa, p. 140-141.
Manuscripts / editionsManuscrits / éditionsManuskripte / AuflagenManoscritti / edizioniManuscritos / ediciones:
  • Varanini Giorgio et Guido Baldassari (éd.), 1993. Racconti esemplari di predicatori del Due e trecento, Rome, Salerno editrice, vols. 3. Vol. II (Giordano da Pisa, Esempi), 80.

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